giovedì 6 ottobre 2011

Doping, vincono gli USA

Il TAS di Losanna ha sancito immotivata e pertanto inapplicabile la regola di Osaka, la numero 45 per l'esattezza, secondo la quale atleti squalificati per più di 6 mesi perdevano il diritto di partecipare ai Giochi.
La richiesta era stata presentata dal comitato olimpico USA.
Sarebbe bello stilare una lista di quanti atleti rientrano in gioco per comprendere quanti siano gli statunintensi.

4 commenti:

  1. MAh... rimango sempre basito... Per me dovrebbero squalificarli subito a vita, così magari al lotta al doping sarebbe più efficace, ma gli interessi economici alla fine la fanno da padroni. Lo sport ad alto livello è diventata una mera forma di business.

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  2. Mah...il paese più potente fa sicuramente pressioni efficaci.
    Però poi ti vedi una batteria dei 100 attuali e capisci che si bombano senza frontiere.
    Lo vedi in senso estetico....in altri sport si riempiono riuscendo a non farlo apparire diciamo così...spudoratamente.

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  3. @franchino
    Concordo in pieno, nessun appello: analisi, controanalisi e via!
    @Avantindrè
    In questa risposta non farò nomi; un giorno un atleta mio concittadino mi ha illuminato sul meccanismo doping/federazioni. Avrei scommesso che i mondiali 2013 si fossero svolti negli States invece si terrano a Mosca. Ad ogni modo, ripensando ai 100m piani, non posso che darti ragione: come si fa a non aver dubbi sul doping vedendo tutta quella massa muscolare? E gli inglesi reintegrati dopo squalifica? Infine, ho constatato che la decisione del TAS permetterebbe di correre al vincitore dei 400 dei Giochi di Pechino, il cui cognome assomiglia vagamente ad una marca di sigarette.

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  4. PS. purtroppo, ad alto livello, non c'è più sport pulito.

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